Diablo 3

Ok, l’ho fatto: ho comprato Diablo 3…

 

Non sono un videogiocatore assiduo, ma ci sono alcuni giochi che ho veramente consumato. Mi vengono in mente i primi due Tomb Raider, i primi due Quake e, soprattutto, i primi due Diablo.

Come detto in un post precedente Diablo è stato compagno di “notti insonni passate al lume del monitor“. Beh, il rischio che il terzo titolo di questa saga mi riporti indietro di dodici anni ha discrete probabilità di essere.

 

Diablo 3 classi

Datemi un’ascia bipenne e vi solleverò “dal” mondo

 

Il gioco è il solito collaudatissimo RPG basato su un plot di base, con delle missioni da portare a termine, farcito di esplorazione di fantastici scenari ricolmi di mostri da sventrare, annichilire, incenerire, fare a pezzi ecc. ecc., il tutto con un non quantificabile numero di armi e uno svariato numero di abilità dei 5 personaggi disponibili nel gioco:

  • Barbaro
  • Cacciatore di demoni
  • Monaco
  • Sciamano
  • Mago

 

Diablo 3 Barbaro femmina

 

Ognuno di questi è possibile sceglierlo nelle varianti maschile e femminile.

Ho ultimato la primissima parte (quella che la Blizzard mette a disposizione gratuitamente come prova) che consiste nell’eliminazione del Re Scheletrico; ovviamente usando il Barbaro, unico personaggio derivato dal gioco precedente.

La giocabilità è a ottimi livelli e ci sono diverse migliorie prese a prestito da Median XL, il più famoso mod per Diablo 2. Ad esempio, una volta arruolato il fabbro del paese, è possibile farsi costruire delle armi apposite, procurandosi gli elementi necessari. Si possono riciclare degli oggetti magici per ottenere un’essenza necessaria alla creazione di nuovi oggetti con caratteristiche particolari. In Median XL questa funzione veniva esplicata attraverso il Cubo Horadrim anziché dal fabbro.

 

diablo_3 mostri

Mostri immensi e orde di capri espiatori…

 

Le ambientazioni sono eccezionali e di grande impatto, oltre che in 3D reale (che pare un’ovvietà se non arrivi da Diablo 2). È possibile utilizzare due modalità di visualizzazione: una classica allargata, come in Diablo 2, e una più ravvicinata. La generazione dei livelli, anche qui, è casuale e garantisce una maggiore longevità del gioco. Stessa cosa dicasi per il ritrovamento di oggetti, armi eccetera.

Gli effetti grafici sono ottimi e la palette dei colori, che in un primo momento mi era sembrata troppo accesa e satura, alla fine funziona alla grande, ricordando sfumature proprie dei quadri di Frank Frazetta.

 

Diablo 3 scenari

Già solo esplorare gli scenari ha il suo perché.

 

Aggiungo che il gioco è stato anche tradotto (e doppiato) in Italiano.

Insomma, sembrerebbe tutto perfetto ma… ribadisco la cosa che mi faceva storcere il naso già prima dell’acquisto, e cioé l’obbligo di avere un collegamento a banda larga attivo per poter giocare anche in modalità single player.

Da una parte la Blizzard si mette al riparo stroncando la pirateria, perché devi crearti un account su Battle.net e sei costantemente monitorato. Dall’altra si assicura che anche quelli che con il multiplayer non avevano granché voglia di averci a che fare, vengano pian piano invogliati a provarlo e rimangano intrappolati nella rete.

Personalmente lo trovo un tantino invasivo e anche disonesto nei confronti di chi vorrebbe giocare solo in single player. Oltretutto, se il collegamento Internet non funziona o è ballerino, non puoi giocare. Bella cazzata, dal punto di vista di chi ha acquistato il gioco.

 

diablo 3 screen

Una schermata di gioco.

 

Inoltre c’è questa novità (almeno per Diablo) della Casa d’Aste che permette il commercio e lo scambio di oggetti tra giocatori. Fin qui OK. Solo che è possibile anche acquistare e vendere oggetti (virtuali, ovvio) utilizzando anche moneta reale, cioé dollari, euro eccetera. Insomma, pure nei giochi si comincia a portare una “bella” ventata di “realtà” bancaria. A questo proposito vi linko un articolo molto interessante trovato su Wired: Con Diablo 3 si impara l’economia. Da leggere.

Concludendo: il gioco è decisamente bello ma fa un po’ girare le scatole.

 

Ovviamente esistono già diverse guide per districarsi nel mondo di Diablo, sia cartacee che video (come quella qui sotto). Il business si allarga sempre di più. Speriamo non si divori anche il divertimento.

 

Giusto per farvi vedere l’abbondanza di guide, anche online.

 

 

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