SHERLOCK

Il più grande detective di tutti i tempi in una serie televisiva ambientata nella Londra di oggi.

 

Quando ho visto le foto promozionali di Sherlock mi sono detto: questo non è Sherlock Holmes… la faccia non è quella giusta, e poi Watson non ha i baffi… E poi è ambientato ai giorni nostri…

Ciononostante ho provato a dare una chance al telefilm e ho guardato il primo episodio… Dopo 20 minuti ero completamente convinto che quello fosse Sherlock Holmes: Benedict Cumberbatch aveva catturato lo spirito del personaggio grazie all’interpretazione di un “sociopatico ad alta efficienza” che utilizza tutti i mezzi che la moderna tecnologia può dargli, dall’indagine scientifica al GPS, dagli sms a Internet.

 

cerotti

Sherlock e l’ispettore Lestrade (Rupert Graves) fanno a gara a chi ha il cerotto alla nicotina più lungo… niente tabacco e pipe…

 

I due produttori Steven Moffat e Mark Gatiss (quest’ultimo anche interprete di Mycroft Holmes, fratello maggiore di Sherlock) avevano fatto centro, presentandoci una versione aggiornata, adrenalinica e assolutamente affascinante del personaggio di Arthur Conan Doyle. Ma il quadro non sarebbe completo se al fianco di Holmes non ci fosse un Dr. Watson all’altezza: Martin Freeman, ormai lanciato nell’olimpo cinematografico dalla saga de Lo Hobbit, è assolutamente magistrale e fa da perfetto contraltare all’interpretazione di Cumberbatch che, ricordiamolo, è anche lui lanciatissimo nel mondo del cinema grazie al ruolo di Villain nel secondo Star Trek di J. J. Abrams.

 

SH trio

Riunione di famiglia: John, Sherlock e Mycroft

 

La prima serie, prodotta dalla BBC, risale al 2010, conta 3 episodi da 90 minuti e ha raccolto un numero impressionante di critiche positive. Il primo episodio (Uno studio in rosa) si rifà in buona parte al primo romanzo “Uno studio in rosso”, presentandoci l’incontro tra Holmes e Watson e introducendoci a tutte le particolarità stilistiche che caratterizzano la serie (utilizzo grafico per gli sms e per la visualizzazione dei processi mentali di Holmes) e alle strizzate d’occhio all’originale letterario. Il risultato riesce ad affascinare anche gli appassionati puristi del “canone” Holmesiano.

 

Sherlock - Series 2

Jim Moriarty nell’interpretazione di Andrew Scott

 

Nel terzo episodio fa la sua comparsa Jim Moriarty (storica nemesi di Holmes) interpretato da un eccezionale Andrew Scott. Il ritratto che ne scaturisce è quello di un altro sociopatico che sta al di là della staccionata e che vede in Sherlock un diversivo dall’ordinarietà del resto del genere umano.

 

Sherlo and Irene

Sherlock e “The Woman”, alias Irene Adler, interpretata da Lara Pulver

 

La seconda serie conta nuovamente 3 episodi da 90 minuti, consolidando la formula e mostrandoci la versione riveduta e aggiornata di “Uno scandalo in Boemia” (“A scandal in Belgravia”, con una seducente Irene Adler in versione “dominatrix”), “Il mastino dei Baskerville” (The hounds of Baskerville) e “Il problema finale” (The Reichenbach Fall), episodio che vede lo scontro finale tra Holmes e Moriarty e che lascia tutti con il fiato sospeso in attesa della terza stagione, le cui riprese inizieranno a marzo 2013.

E ora un paio di note sull’edizione italiana del DVD della prima stagione che vede la totale assenza di contenuti speciali ma, soprattutto, totale assenza di sottotitoli in italiano. Ad ogni modo, per chi riesce, consiglio di guardare gli episodi in lingua originale: il doppiatore di Sherlock non può minimamente competere con la voce originale di Cumberbatch. Spero in una maggiore cura per il DVD della seconda stagione. E a proposito di voci, quella di Cumberbatch sarà presente nel secondo e terzo capitolo de Lo Hobbit come voce del drago Smaug.

 

Sherlock DVD cover

Infine (notizia recente), a quanto pare Benedict Cumberbatch avrebbe già dato la disponibilità per la quarta serie. Intanto aspettiamo che sul finire del 2013 o all’inizio del 2014 arrivi la terza stagione e ci spieghi come Holmes è sopravvissuto alla caduta.

 

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