Letture: LUCE & OMBRA

Per la serie “Letture” parliamo di un libro dedicato alla metà oscura dei Led Zeppelin: sua maestà Jimmy Page.

LUCE & OMBRA – incontro con Jimmy Page

di Brad Tolinski – edizione Sperling & Kupfer – 2013

Traduzione di Dade Fasic

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Jimmy Page è colui che ha fondato i Led Zeppelin, ha prodotto di tasca propria il primo album e ha definito un nuovo modo di pensare la chitarra. Brad Tolinski è un giornalista e scrittore musicale di tutto rispetto, ex redattore di Guitar World e un esperto del settore che ha intervistato alcuni dei più grandi chitarristi di tutti i tempi. È anche il giornalista a cui Jimmy Page, nel corso degli anni, ha concesso il maggior numero di interviste.

Luce & Ombra presenta queste interviste, accompagnate da introduzioni di Tolinski che inquadrano il periodo, l’ambiente e i personaggi di cui si sta parlando.

 

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Pagine interne.

 

Jimmy Page, all’esordio degli Zeppelin, non ha avuto i favori della stampa, e questo ha fatto sì che maturasse una diffidenza marcata nei confronti del giornalismo che, sebbene negli anni sia stata mitigata, non è mai svanita del tutto. Tolinski ha quindi lasciato a Page ampio spazio di manovra, evitando di metterlo in difficolta e puntando l’accento sulla chitarra e sulla musica. Quello che traspare, da parte di Page, è la vivacità con cui parla ancora dei Led Zeppelin; è chiaro che è quello che è rimasto maggiormente ancorato al passato (rispetto a Robert Plant), essendo stato il motore primigenio del “dirigibile”.

 

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Il retro del libro.

 

Le interviste a Page sono intervallate da “interludi” in cui prendono la voce personaggi vicini o affini al chitarrista, come John Paul Jones, Jeff Beck, Jack White, Paul Rodgers e altri. Grande assente è invece Robert Plant, e qui forse si nota come l’autore non volesse contrariare Page dando voce al suo polo opposto. Forse è questa l’unica “pecca” di questo libro: l’evidente volontà di non “disturbare” il protagonista della storia. Ma l’approccio ha anche i suoi pregi, perché riesce a fornire un ritratto che, tra le righe, lascia trasparire molto del vero Jimmy Page.

 

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Il libro piacerà particolarmente a quelli che si intendono un po’ più di musica, perché lascia parecchio spazio alla genesi dei brani, al modo in cui Page produceva i dischi, al suo modo di suonare e alla composizione. Per quelli che invece sono in cerca di gossip da rockstar, questo libro potrebbe non fare al caso loro.

 

 

 

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